Chirurgo viareggino effettua il primo trapianto di trachea rigenerata all'estero
Attualità giovedì 20 novembre 2008 6Il primo trapianto di trachea senza farmaci antirigetto, presentato l'altro ieri all'ospedale Clinic di Barcellona, è opera dell'italiano Paolo Macchiarini e vede in primo piano due laboratori della Penisola. L'intervento, pubblicato dulla rivista "Lancet" ha visto il chirurgo viareggino, da tempo all'estero, trapiantare una protesi di sette centimetri di trachea rigenerata in laboratorio grazie a cellule staminali vicino al polmone sinistro una cittadina colombiana di 31 anni, Claudia Castillo. Un'operazione indispensabile per la donna, madre di due ragazzi, poiché le sue vie respiratorie erano collassate in seguito a una forte tubercolosi, rendendole quasi impossibile la respirazione. L'aspetto più spettacolare e innovativo dell'intervento è stato l'utilizzo delle cellule staminali della paziente per ricoprire il tessuto del donatore. "Si tratta di cellule staminali adulte, prelevate dal midollo osseo della paziente stessa e quindi perfettamente compatibili con il suo sistema immunitario – spiega Maccarini, 50 anni e responsabile di chirurguia toracica presso l'Università di Barcellona –.
Ciò ha permesso di evitare l'utilizzo di farmaci antirigetto, migliorando enormemente la qualità di vita della paziente, che è stata dimessa ad appena 10 giorni dall'intervento, ma anche di abbattere significativamente i costi". Prima di arrivare nel petto di Claudia ci sono voluti però diversi mesi, e una collaborazione di almeno due anni, per mettere a punto questa sofisticatissima protesi biologica. Il segmento di trachea, prelevato da un donatore cadavere, è stato prima ripulito da tutte le cellule del donatore grazie all'équipe dell'Università di Padova guidata da Mariateresa Conconi e Pier Paolo Parnigotto che vantano più di 15 anni di esperienza in questo settore e hanno preparato sistemi analoghi per pancreas, fegato e muscoli. "Ciò che resta è in pratica un'impalcatura biologica – spiega Conconi – che non ha più tracce di tessuti del donatore e quindi non rischia di scatenare pericolosi fenomeni di rigetto, ma conserva ancora alcuni fattori di crescita, importanti per favorire l'attecchimento dei nuovi tessuti". Una volta preparata l'impalcatura sono entrate in gioco le cellule staminali adulte preparate dal gruppo guidato da Anthony P. Hollander presso l'università di Bristol, in Gran Bretagna e che si sono dimostrate in grado di differenzirsi in due tipi diversi di tessuti in grado di ricoprire l'interno e l'esterno della protesi.
L'ultimo passaggio prima del trapianto è avvenuto grazie al lavoro di Sara Mantero, bioingegnere presso il Politecnico di Milano e di Maria Adelaide Asnaghi, che sta completando il dottorato nell'istituto meneghino. "Abbiamo sviluppato un piccolo bioreattore che ha permesso alle staminali della paziente, coltivate in laboratorio, di ricoprire la struttura in collagene della trachea - spiega Mantero – fino ad avere un segmento lungo come un dito e percepito dal sistema immunitario come appartenente allo stesso paziente". Nessuna delle metodologie messe a punto dai due laboratori italiani è coperta da brevetto, ma i ricercatori pensano già a espanderne l'uso, soprattutto per migliorare la qualità di vita dei pazienti. "Claudia ha recuperato le sue capacità respiratorie e vive da cinque mesi senza farmaci – osserva Macchiarini, laureato a Pisa ma fuggito subito dopo la laurea per seguire una carriera che l'ha portato anche in Usa e Francia – Bisogna però procedere con molta cautela, ma vorremmo esplorare la possibilità di applicare la tecnica anche per altri organi come la laringe e altri organi. Farlo in Italia sarebbe certamente possibile, se solo ci fosse più tranquillità per la ricerca".
Fonte: Il sole 24 ore
6 commenti
rispondo a Francesca il prof. Paolo Macchiarini sara' in comune sabato pomeriggio sala consiliare alle ore 16.00
Complimenti vivissimi al dottor Macchiarini per l'intervento che rivoluzionerà la chirurgia futura!
Vorrei chiedere conferma a Paolo Chiocchetti della conferenza di sabato mattina perchè sarei interessata.
PAOLO MACCHIARINI, MIO AMICO DA SEMPRE LO PORTERO' IN CITTA' SABATO MATTINA 29 NOVEMBRE PER FARGLI FARE UNA CONFERENZA STAMPA IN COMUNE ALLE ORE 10,E, PER FARGLI AVERE UN RICONOSCIMENTO DALLA CITTA' SE IL SINDACO E L'USL SONO DACCORDO. CREDO CHE PER VIAREGGIO SIA UN EVENTO IMPORTANTE E UN LUSTRO. PAOLO CHIOCCHETTI
Bravo Paolo, ci sei riuscito. Quando eravamo a scuola era il tuo sogno diventare un buon medico, ci sei riuscito. Complimenti. Ciao Armando. Auguri e in bocca al lupo.
ma! Rende orgogliosi che dalle nostre università escano grandi dottori.MA FA ANCORA PIU RABBIA CHE SI FACCIANO SCAPPARE ALL ESTERO , vedendo come sta andando a rotoli la nostra sanità. SE fossi un politico non saprei se queste notizie mi rendessero orgoglioso o mi faccessero vergognare.
Cosa dire? Che i Italia purtroppo c'è solo spazio per le poltrone politiche, chi ha veramente voglia di lavorare è costretto o a subire o a emigrare. Bravo al nostro chirurgo