Lesioni colpose: alla sbarra noto ginecologo dell'Ospedale Unico Versilia
Attualità mercoledì 21 gennaio 2009 0Noto ginecologo dell'Ospedale Unico Versilia alla sbarra. E' iniziato ieri mattina al tribunale di Viareggio il processo per lesioni colpose davanti al giudice monocratico Nidia Genovese. Al banco degli imputati il dottor Andrea Marsili, difeso dall'avvocato Marcello Taglioli. La parte offesa una giovane madre, primipara a soli venti anni, costituitasi parte civile per il risarcimento dei danni con l'avvocatessa Cristiana Francesconi è stata ascoltata come prima teste dell'accusa. La donna sofferente da molto tempo di diabete, e insulina dipendente, era in cura al Centro Diabetico della Usl 12. Una volta rimasta incinta era stata seguita per tutta la durata della gravidanza da Marsili, ginecologo di famiglia.
Sulle possibili conseguenze della sua patologia medica sulla gravidanza la giovane puerpera era stata messa a conoscenza dallo stesso medico: macrosomia. Il feto cioè poteva essere più grosso del normale. E, infatti, al momento del parto, avvenuto il 12 settembre del 2005, la bambina pesava ben 4 chili e 400 grammi."Il medico non mi ha mai parlato di taglio cesareo – ha affermato la giovanisima madre. Il parto è stato naturale. Unico problema insorto che la bambina era uscita solo con la testa, incastrandosi con la spalla destra. "Distocia delle spalle", un evento drammatico e imprevedibile, anche per feti di minore peso, estremamente raro e secondo caso di contenzioso medico-legale in ostetricia.
Come da letteratura internazionale richiede l'esecuzione di "manovre" ben codificate per essere risolta in breve tempo, pena il rischio di morte fetale intrapartum, e della madre. Madre e figlia sono state salvate dal ginecologo, ma la bimba non muove il braccio: la diagnosi paresi. Di qui la denuncia per lesioni colpose. Il processo è stato aggiornato al 4 giugno prossimo, quando verranno ascoltati i testi dell'accusa.
Letizia Tassinari
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