Viaggio al reparto di Oncologia dell'Ospedale Unico Versilia. Intervista al direttore Amoroso

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Ospedale Unico Versilia, reparto di Oncologia. Nel nostro “viaggio” abbiamo parlato con il direttore, l'oncologo Domenico Amoroso, cinquant'anni a novembre prossimo, alla Usl 12 dall'ottobre del 2004. Da quando cioè il reparto è stato “inagurato”. Prima, come reparto a sé, Oncologia non esisteva, è stata istituita per volontà del direttore generale Giancarlo Sassoli, che ne dette “comunicazione” nell'estate dello stesso anno durante il Caffè di Romano Battaglia in Versiliana. La necessità del reparto, prima interno a Medicina Generale, fu avvallata dalla Regione, e grazie ad un protocollo dell' Istituto Toscano Tumori, che esiste dal lontano '99.

Ci sarebbero tante cose da dire, ma lo spazio giornalistico non consente purtroppo di dire troppe cose, pena annoiare il lettore. Basilare è però il dato dell'andamento delle visite da quando è nata Oncologia: dai 643 pazienti del 2005, si è passati a 663 nel 2006, 725 nel 2007 e 779 nel 2008, con un + 21% nei quattro anni. Come basilare è la la bozza della carta dei servizi del day hospital, appena “partorita” dal primario e dal suo staff, composto da Paolo Puccinelli , responsabile del day hospital, Andrea Camerini e Sara Donati, come medici “strutturati”, ai quali si aggiungono, con un grande lavoro di abnegazione, soprattutto a livello umano, Olimpia Siclari, Gianna Tartarelli,e Marianna Rondini. Tra i servizi garantiti, e gratuiti, al Versila è presente il servizio di psico – oncologia, “ utile per affrontare la diagnosi di tumore e il conseguente trauma psicologico legato all'inizio delle terapie” e, per offrire un sostegno per la continuità terapeutica, il reparto diretto da Domenico Amoroso permette a chi si trova in vacanza in Versilia, ed è in cura presso altri centri, di poter utilizzare le strutture della Usl 12. La prevenzione dei tumori è comunque il fine primario della struttura. Questo in accordo con il Piano Sanitario Regionale, mediante gli screening. Effettuati per la diagnostica precoce del tumore alla cervice uterina, del colon e al seno, la cui mortalità è scesa vertiginosamente negli ultimi dieci anni, grazie anche alle terapie pre e post operatorie della chemioterapia e della ormone terapia.

“In Versilia, purtroppo, esiste uno zoccolo duro di persone che per vari motivi non partecipano agli screening – afferma il professor Domenico Amoroso. Sarebbero cioè tanti a non rispondere alle lettere di invito che la Usl 12 invia per effettuare il pap test, la ricerca del sangue occulto nelle feci e la mammografia. La media degli “assenti” è del 30 – 40 %. “L'importanza di avere una diagnosi precoce è ovvia e sostanziata dalla riduzione di mortalità per queste neoplasie”. Per il tumore della mammella si riduce addirittura del 30% . Basta prenderlo in tempo.

Letizia Tassinari

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