Madama Butterfly di Puccini attraverso gli occhi e i sentimenti dei giapponesi

Festival Puccini 0

Una MADAMA BUTTERFLY da non perdere, quella che affigge il cartellone del FESTIVAL PUCCINI di Torre del Lago. La prima sabato 6 agosto repliche 11 e 18 agosto
Scene, costumi e regia realizzati da artisti giapponesi assicurano una rappresentazione assolutamente fedele ad usi e costumi del Giappone.

Il regista Takao Okamura, rilegge il libretto in chiave filologica e porta in scena una perfetta visione giapponese della struggente storia della geisha di Nagasaki.

La Fondazione Festival Pucciniano nel sommo rispetto per la partitura di Giacomo Puccini che non sarà in alcun modo modificata nonché dei suoi librettisti Illica e Giacosa ha dato l’opportunità al regista Okamura, di evidenziare le inesattezze del libretto rispetto ai rigidi rituali giapponesi.

Un progetto nato dalla collaborazione tra NPO di Tokyo e Fondazione Festival Pucciniano con la partecipazione dell’Istituto Italiano di Cultura di Tokyo.

La geniale intuizione del Maestro Puccini, Madama Butterfly consente alla Fondazione Festival Pucciniano di Torre del Lago di mantenere sempre vivo lo scambio culturale e artistico con il Giappone, a cui il Festival Puccini fa, durante la Stagione 2011, uno speciale Omaggio anche in segno di amicizia e solidarietà per gli effetti del tragico sisma dello scorso inverno.

Uno speciale omaggio al Giappone nell’occasione delle rappresentazioni dell’allestimento, tutto giapponese, di Madama Butterfly, grazie alla collaborazione con l’NPO di Tokyo(Opera del Popolo giapponese ) che ha affidato al baritono Takao Okamura la regia di uno spettacolo che si annuncia di assoluto interesse artistico per la fedeltà con cui il regista rappresenterà tradizioni e costumi del Paese del Sol Levante.
Okamura non manca di sottolineare attraverso la sua accuratissima regia il rigido cerimoniale giapponese per il quale ha voluto in scena anche delle vere maiko,apprendiste geishe, che nella cultura giapponese rappresentano la perfetta umanizzazione della grazia, della raffinatezza e della seduzione. Ma Okamura, ha voluto anche evidenziare alcune non perfette corrispondenze tra il libretto di Illica e Giacosa e la cultura giapponese.
Con queste note infatti Okamura guida la sua idea registica “
Io, cantante d’opera, e giapponese, già fin dall’epoca in cui mi trovai a studiare a Roma, circa mezzo secolo fa, ebbi occasione di rilevare varie inesattezze od errori nel testo del libretto. Non provvedere a correggerle andrebbe contro le intenzioni degli autori, che avevano cercato con tutte le proprie forze di raccogliere, e presentare, informazioni esatte, e non sarebbe nemmeno positivo per il nostro Paese, il Giappone. Se non lo facessimo qualcuno potrebbe osservare che i giapponesi non si preoccupano di correggere gli errori concernenti il proprio Paese.

Tra le annotazioni che Okamura fa al libretto troviamo quella del 1° Atto in cui Suzuki dice : “Disse il savio Ocunama” . Il Maestro Okamura nella sua approfondita ricerca non ha rintracciato alcun riferimento al savio Okunama che è da intendersi un autentico personaggio di fantasia, sottolinea poi che sempre nel 1° Atto, quando le amiche esclamano “ Giù”, Il corretto termine giapponese sarebbe HAJIMEMASHITE e non GIÙ poiché mai una donna giapponese con indosso il Kimono si può inginocchiare, all’aperto, facendo toccare il kimono in terra. Alle donne giapponesi in Kimono non è consentito infatti inginocchiarsi ma al massimo fare un inchino. Okamura fa anche osservare, sempre nel 1° Atto che il corretto termine giapponese per definire le anime degli avi non è ottoke’ bensì HOTOKESAMA. Lo Zio Bonzo, sempre nel primo atto non chiama sua nipote “Cio-Cio-San” aggiungendo al nome Cio Cio, farfalla, il suffisso San che in giapponese è segno di ossequio . Lo zio Bonzo è legato a Butterfly da un rapporto di parentela, in forza del quale non si usa il suffisso “San” per chiamare la nipote. Il corretto modo di chiamare la nipote è Cio Cio Jo .
La fedeltà alla tradizione giapponese nell’allestimento che andrà in scena a Torre del Lago (6-11-18 agosto) è poi rimarcata dagli splendidi costumi dello stilista Yasuhiro CHIJI il più famoso creatore contemporaneo di kimono di cui sarà allestita durante il Festival 2011 anche una Mostra di Kimono, inaugurazione sabato 6 agosto ore 17.00 . Perfettamente giapponese la scena di Naoji Kawaguci dominata da un gigantesco albero di ciliegio, i cui fiori sono tanto cari ai giapponesi che dedicano alla fioritura dei ciliegi anche una rinomata festa Sakura.
Gli interpreti: Valerio Galli guida Orchestra e Coro del Festival Puccini Cio- Cio -San Sakiko Ninomiya; Suzuki Mariella Guarnera Goro Jun Takahashi; F.B. Pinkerton Massimiliano Pisapia; Sharpless Sergio Bologna; Kate Pinkerton Alessandra Meozzi.
Choi Seung Pil lo zio Bonzo, Veio Torcigliani Il Principe Yamadori, Daniele Piscopo il Commissario Imperiale, Claudio Minardi l’ufficiale del registro.


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