Camaiore, Tari 2024: previsti rincari del 5% a fronte di un 22% a livello nazionale

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Camaiore, Tari 2024: previsti rincari del 5% a fronte di un 22% a livello nazionale
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Inflazione al 13% e maggior costo energia e materie prime alla base gli aumenti

CAMAIORE - L’Amministrazione Comunale di Camaiore ha deliberato le tariffe Tari per il 2024. Dopo i paventati aumenti da capogiro data la situazione economica nazionale, il Comune di Camaiore rende noto il lavoro, portato avanti da settimane, volto ad abbassare l’inevitabile incremento tariffario.

La Tari, infatti, viene calcolata sulla base del PEF (Piano economico e finanziario) riferito ai costi in capo ad Ersu per la gestione, la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti urbani. Il Piano, (che ha valenza biennale) si fonda su parametri stabiliti da Arera (Autorità di regolazione per energia reti e ambiente) che i Comuni sono chiamati a rispettare in modo rigido e preciso.

Il Pef degli anni scorsi si basava sui dati del 2020, in pieno periodo Covid, ed ha generato tariffe ad personam molto più basse. Quello 2024-25, invece, si baserà sui dati del 2022, anno in cui si è generata, nello scenario nazionale ed estero, una netta impennata dell’inflazione (che ad oggi sfiora il 13%), causata anche e sopratutto dal sopraggiungere della guerra in Ucraina che ha, appunto, alzato il costo di energia e materie prime ad un livello mai registrato negli ultimi decenni.

Lo scenario che si prospettava, quindi, era quello di uno spropositato aumento delle tariffe rispetto allo scorso anno, che i Comuni non avrebbero in nessun modo potuto evitare.

L’Amministrazione Comunale di Camaiore, in sinergia con Ersu, si è perciò attivata per riuscire a calmierare questo aumento dato ormai per certo. “Abbiamo iniziato un lavoro molto attento e complesso, che abbiamo potuto portare avanti anche grazie all’eccellente servizio di raccolta in vigore sul nostro territorio gestito da Ersu, società sana con un bilancio in positivo: tutti fattori che ci hanno concesso di lavorare all’abbattimento degli aumenti in maniera concreta e certa”.

Stando ai calcoli richiesti da Arera, i cittadini di Camaiore dovevano attendersi un aumento del 22% circa rispetto alla tariffa Tari dello scorso anno. Ma un’eccellente opera di recupero dell’evasione, gli ottimi ricavi generati dalla buona raccolta differenziata (circa 550 mila euro) e in generale il buon lavoro degli uffici comunali, aiutati dal solido bilancio dell’Ente e di Ersu, hanno abbattuto questa percentuale, portando l’aumento a solo il 4,5% in media.

“Abbiamo raggiunto un risultato incredibile quando davanti avevamo uno scenario veramente drammatico – continua l’Assessore Pescaglini -. Ci sono Comuni non troppo distanti da noi che registreranno un aumento addirittura del 35%, mentre a Camaiore, come detto, supererà di poco il 4%: facendo esempi concreti, per un immobile di 100 mq con un occupante l’aumento sarà di 9,97 euro all’anno, o per un nucleo familiare di tre persone si tratterà di 22 euro annui in più. Essere riusciti a calmierare l’aumento ad un valore che è quasi cinque volte inferiore a quello prospettato rappresenta ancora una volta la capacità del Comune di dare risposte alle esigenze della collettività, e ciò ci è possibile grazie alla scelta, fatta nel 2019, di passare ad Ersu e all’attività continua e costante sul tema ambientale portata avanti da anni dal Comune di Camaiore”.


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